domenica 7 febbraio 2010

Comunicato Stampa per la conferenza provinciale dei Giovani Comunisti

Il 31 gennaio 2010 i Giovani Comunisti della Federazione di Pordenone hanno svolto la loro conferenza durante la quale hanno rinnovato gli organi dirigenti, deciso la linea politica da adottare e designato un delegato per la conferenza nazionale che si terrà a Roma dal 19 al 21 febbraio 2010.
I Giovani Comunisti di Pordenone, hanno quindi nominato un coordinamento composto da tre persone(Marta Bottos, Giulio Vianello, ) e due coordinatori (Diletta Martin e Gianluca Giannetto, il quale andrà a Roma).
Importante è l'età dei componenti degli organi dirigenti, con ben tre ragazzi di età inferiore ai 20 anni, di cui due ancora minorenni; questo è fondamentale perché dimostra che i Giovani Comunisti di Pordenone, non sono un'organizzazione di “nostalgici”, ma un gruppo di giovani che vive la città e la Provincia e ne segnala le contraddizioni ed i limiti e si adopera per modificare lo stato di cose presenti.
Il rinnovamento giovanile dell'organizzazione continuerà per affermare, anche negli anni venturi, e soprattutto confermare il lavoro degli ultimi mesi e per far divenire i Giovani Comunisti un organizzazione centrale all'interno di Pordenone.
La linea politica uscita dalla conferenza ruota attorno a vari punti cardine:
• Scuola: Riaffermare la centralità degli studenti all'interno della vita scolastica e della vita pubblica, rivendicazione del diritto allo studio, rifiuto completo della (Contro)Riforma Gelmini, sconfiggere l'apatia che aleggia all'interno degli istituti della provincia pordenonese appoggiando le forme di protesta individuali e collettive, cercando di incoraggiare un'informazione corretta contro i soprusi e le contraddizioni di dirigenti scolastici e non solo, promuovere sempre e comunque l'idea di una scuola laica pubblica e di tutti contro gli inquinamenti dei poteri forti regionali e nazionali.
Il tutto cercando di unire le lotte e le proteste dei lavoratori della scuola e dei genitori, e quindi non solo giovanili, questo tramite anche il Partito della Rifondazione Comunista ed il Circolo della Scuola e dell'Università di futura fondazione.
• Antifascismo ed Antirazzismo: Come gli ultimi, cupi, tempi dimostrano, le ideologie razziste che sembravano sconfitte dalla Storia stanno dilagando in tutto il territorio.
La discriminazione razziale e la xenofobia sono portate avanti dalla destra neofascista(Forza Nuova, Casapound) ed anche da quella reazionaria ed istituzionale(Lega Nord in primis).
Come Giovani Comunisti ci facciamo portatori dei valori antifascisti della Costituzione Italiana, nata sulle montagne di questo Paese dalla Resistenza Partigiana, e lottiamo per l’uguaglianza, la libertà , la convivenza civile ed i diritti per tutti/e senza distinzione di razza, genere, religione, appartenenze sociali e politiche, contro la politica della paura, della diffamazione e della repressione del dissenso portata avanti in questo paese.
• Spazi Sociali: Ci uniamo al grido di protesta levato dal Collettivo AUTpn con l'iniziativa del Social Lab e la appoggiamo con convinzione.
Pordenone è una città che manca di spazi di aggregazione giovanile fruibili gratuitamente, o quasi; chi vive questa città ha bisogno di luoghi laici ed aperti e non contaminati dalla cultura del bar, siamo stufi di vedere le nostre piazze principali, non come luogo di socialità, ma solo di commercio e profitto, ormai più paragonabili ad un atrio di un centro commerciale che a luoghi di espressione giovanile.
• Crisi e Precariato: Riteniamo l'ultima crisi economica dovuta ad un sistema economico errato, concentrato sul profitto e sul guadagno di pochi e rilanciamo con ancora più forza la ricerca di un'alternativa di sistema che si basi sui bisogni e sulla necessità di tutti senza alcuna esclusione ed intendiamo esprimere la nostra assoluta solidarietà e collaborazione ai lavoratori ed alle famiglie colpite dalla crisi.
Vogliamo porre anche l'attenzione sulla piaga sociale del precariato, piaga che colpisce soprattutto i giovani che escono dalle scuole e dalle università e sosteniamo la campagna per l'abolizione della Legge 30(detta anche Legge Biagi), per evitare ai più giovani, e non solo, il rischio reale che la precarietà diventi una conseguenza naturale e garantire un futuro stabile e sicuro per tutti.
La nostra prerogativa sarà quindi la presenza costante e fisica all'interno della politica e della vita pubblica cittadina, con una maggiore attenzione alle tematiche giovanili e studentesche, cercando di proporre sempre e comunque l'ideale comunista di radicale trasformazione dello stato di cose presenti e di lottare per risolvere i vari problemi che coinvolgono da vicino la nostra realtà provinciale.
Il Coordinamento