giovedì 10 settembre 2009

NUCLEARE? NO GRAZIE


Follia nucleare, ci risiamo. Il governo ha compiuto l’ennesima vergognosa scelta che ci fa precipitare indietro di vent’anni. Con il via libera definitivo del Senato al ddl Sviluppo, con cui si sancisce il ritorno al nucleare del nostro Paese, è stato fatto un altro spaventoso passo indietro, un segnale in controtendenza rispetto a quando stanno facendo in molti altri Paesi. La scelta nucleare contraddice gli impegni europei e il referendum POPOLARE del 1987.
Innanzitutto va chiarito che il nucleare è molto più costoso dell’investimento su altre fonti energetiche. Le riserve di combustibile nucleare NON SONO ILLIMITATE.
Inoltre, nel computo dei costi non si comprende l’onere dello smantellamento e stoccaggio dei materiali radioattivi rinvenuti nelle centrali nucleari una volta in disuso. A tutt’oggi sono ancora presenti sul nostro territorio centrali nucleari in disuso da oltre vent’anni, che non si è stati ancora in grado di smantellare e stoccare in sicurezza.
Altro problema, l’Italia, sembra strano che ci sia bisogno di ricordarlo, è un territorio altamente sismico e quindi per niente adatto a tale tipologia di impianti. Immaginate una scossa come quella recente in Abruzzo che danni avrebbe potuto fare in una centrale nucleare.
Altra cosa vergognosa, visto che la delega prevede la possibilità di dichiarare i siti aree di interesse strategico nazionale, soggette a speciali forme di vigilanza e di protezione, avverrà che, in nome e per conto di ben determinati interessi, si MILITARIZZERANNO interi territori e si cercherà di porre fine con la REPRESSIONE a legittime e DEMOCRATICHE proteste.
Cosi come nel 1987 si pose fine alla sciagurata esperienza nucleare con una grande mobilitazione popolare e di massa, anche oggi occorre RICOSTRUIRE un movimento di tale portata per gridare con forza” NO, GRAZIE” e passare all’offensiva proponendo un NUOVO MODELLO ENERGETICO, che si fondi sulle RINNOVABILI, energie pulite, da cui potranno scaturire anche nuove possibilità occasionali, e che sia anche un nuovo modello di società..

RINNOVIAMOCI DAL NUCLEARE

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